VITA PROFESSIONALE
mailto francesco@corazzini.it
Quello che so fare
... per esempio ...
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-con Sentenze 738 e 739 del 2010, in accoglimento di un mio appello, la Commissione Tributaria Regionale dell’Abruzzo annullava due accertamenti analitico - induttivi per complessivi 450.000 euro
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-con Sentenza 309 del 2010, in accoglimento di un mio ricorso, la Commissione Tributaria Provinciale di L’Aquila annullava un avviso di accertamento, e condannava l’Ufficio alle spese a favore del ricorrente
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-con Sentenza 192 del 2013, in accoglimento delle mie ragioni, la Commissione Tributaria Regionale dell’Abruzzo annullava un avviso di accertamento analitico condannando l’Ufficio alle spese a favore del ricorrente (con determinanti effetti sul proscioglimento dell’imputato nel parallelo procedimento penale che era seguito alla contestazione tributaria)
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-con Sentenza 120 del 2013, in accoglimento delle mie ragioni, la Commissione Tributaria Regionale dell’Abruzzo annullava un avviso di accertamento in materia di studi di settore, condannando l’Ufficio alle spese a favore del ricorrente
Non sempre é stato necessario ricorrere alla Giustizia Tributaria:
la Agenzia delle Entrate accoglieva più volte le ragioni dei contribuenti da me rappresentante (es. accertamento sintetico c.d. redditometro nel 2015, ecc.).
Per esempio, gli agenti della G.d.F. verificavano una società e contestavano la illegittima deduzione di costi per complessivi 3.000.000 di euro. Se l’Agenzia delle Entrate avesse accertato tali importi, le maggiori imposte e sanzioni che ne sarebbero scaturite avrebbero condotto l’importante società ed i suoi soci al fallimento.
In seguito ad una lunga e complessa trattativa, dinanzi alle ragioni di diritto e punti di fatto inoppugnabili da me opposte, l’Agenzia delle Entrate decideva di non dare corso all’accertamento, archiviando la posizione.